La storia arriva dal Giappone, dove un caso di cronaca nera sta circolando sulle pagine dei quotidiani e nelle news al tg. Quella che all’inizio sembrava essere l’aggressione di un orso finita male, si scopre essere tutt’altro.
Uno strano caso di cronaca arriva dal Giappone dove ha sollevato non poche polemiche fino ad arrivare a superare i confini nazionali. La morte di un uomo, ucciso in casa di notte, è passata per un’aggressione animale finita male; il colpevole si pensava fosse un orso entrato in casa. Quello che si scopre è però ben altro.

A sentirla raccontare potrebbe sembrare la trama perfetta per un episodio di una serie poliziesca: un orso entra si intrufola in casa di notte, magari per cercare qualcosa da mangiare, ma finisce per aggredire ed uccidere il proprietario di casa. La scena del crimini che deve essersi presentata davanti alla polizia giapponese deve essere stata davvero atroce per arrivare a pensare questo eppure è proprio quello che è successo.
Nella città di Daisen, un uomo è stato ritrovato esanime nella sua abitazione con una serie di ferite profonde soprattutto sulla schiena che hanno indotto le autorità a ricostruire una presunta aggressione animale finita molto male. Ne erano così convinti che la polizia ha anche diramato un’allerta: “Attenzione c’è un orso nella zona che entra nelle abitazioni e ha già ucciso un uomo“.
Inevitabile quindi si sia scatenato il panico tra la popolazione e sia cominciata la caccia all’animale. Peccato che la ricostruzione fosse del tutto infondata e che l’assassino fosse qualcun altro.
Un’aggressione umana scambiata per attacco di orso
L’errore, se così lo si vuole chiamare, della polizia locale è stato determinato da un altro episodio avvenuto qualche giorno prima, quando effettivamente un escursionista era stato trascinato via da un orso e il suo corpo non è ancora stato ritrovato. Più in generale, nella zona di Tohoku sono aumentate le aggressioni plantigradi all’uomo. In questo caso però la specie non ha nulla a che fare con quanto successo a Fujiyuki Shindo, la vittima.

Con si è poi scoperto con i dovuti accertamenti l’uomo è stato ucciso dal figlio, diventato il sospettato numero uno dopo appena 24 ore dall’allerta lanciata dalle autorità.
Niente orsi killer nella parte nord del Paese e che si intrufolano nella case delle persone, ma un più “normale” patricidio. Questo però, anche in virtù degli effettivi attacchi registrati, non ha potuto non accendere il dibattito sulla convivenza con questi animali che si avvicinano sempre di più ai centri abitati.
Una prossimità che però è dovuta a cause diverse da quelle italiane; mentre qui l’antropizzazione porta gli animali nelle zone urbane in cerca di sussistenza, in Giappone l’invecchiamento della popolazione ha portato ad un minore sfruttamento dell’agricoltura. Questo significa più spazi verdi disponibili per gli animali, compresi gli orsi, che se ne stanno riappropriando. Inevitabile, soprattutto quando non si sa come comportarsi in presenza di questi grandi animali, che qualche incontro vada a finire male.