Spoleto, pitbull di famiglia attacca il bimbo di soli 15 mesi: sbranato al volto, è grave

Una mattina tranquilla si è trasformata in un incubo: un bimbo di 15 mesi è stato aggredito dal cane di famiglia dentro casa.

Sembrava una domenica come tante, in una casa del comprensorio di Spoleto. Invece tutto è cambiato nel giro di pochi istanti. Un bimbo di appena 15 mesi è stato aggredito dal cane della famiglia, un pitbull.

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Spoleto, pitbull di famiglia attacca il bimbo di soli 15 mesi: sbranato al volto, è grave – anagrafecaninacampania.it

L’attacco è avvenuto tra le mura domestiche, in un momento in cui nessuno si aspettava nulla del genere. La situazione è precipitata subito. Urla, sangue, il terrore negli occhi dei genitori che hanno capito che il piccolo era ferito gravemente.

Bambino attaccato dal pitbull di famiglia: ferite sul viso e alla testa, operato d’urgenza

Il bambino ha riportato lesioni profonde. Una delle zone più colpite è stata il viso, tra lo zigomo e la guancia sinistra. Ma ci sono danni anche dietro la testa, in zona occipitale.

Appena i genitori lo hanno visto, lo hanno preso e portato di corsa al pronto soccorso di Spoleto. I medici hanno fatto il possibile per stabilizzarlo. I parametri vitali c’erano, ma serviva qualcosa di più: un intervento complesso, in una struttura specializzata.

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Bambino attaccato dal pitbull di famiglia: ferite sul viso e alla testa, operato d’urgenza – anagrafecaninacampania.it

A quel punto è stato organizzato il trasferimento in elicottero all’ospedale Santa Maria di Terni. Il bambino è stato affidato ai chirurghi maxillo-facciali, che lo hanno subito portato in sala operatoria. Le ferite erano difficili da gestire, e serviva agire in fretta.

L’intervento è riuscito, ma ora resta la fase più delicata: la ripresa. I medici seguiranno ogni passaggio, ma il pensiero va anche al trauma vissuto da tutta la famiglia, e a ciò che resta dopo episodi così.

Le conseguenze per il pitbull e le indagini in corso

Intanto i carabinieri della Compagnia di Spoleto hanno aperto un’indagine. Stanno cercando di capire cosa sia accaduto davvero.

Sembra che il cane appartenga a un parente stretto del bambino, residente nello stesso palazzo.

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Le conseguenze per il pitbull e le indagini in corso – anagrafecaninacampania.it

Non è chiaro se ci sia stato un momento di gioco, un malinteso o uno scatto improvviso dell’animale. L’Usl 2 valuterà ora il destino del cane. Potrebbero esserci controlli, eventuali provvedimenti, forse restrizioni. Ma tutto questo passa in secondo piano davanti al volto ferito di un bambino così piccolo.

Perché tra le pagine di cronaca ci sono spesso attacchi da parte di pitbull?

C’è una ragione se, quando si sente parlare di aggressioni, il nome “pitbull” compare spesso. Non è solo questione di razza, ma di forza fisica e gestione.

I pitbull hanno una muscolatura potente, una mandibola estremamente forte e una soglia di attivazione che, se mal gestita, può diventare pericolosa.

Non sono cani cattivi, ma hanno bisogno di educazione, equilibrio e di un contesto familiare stabile. Purtroppo, molte persone scelgono questi animali per l’aspetto imponente, senza conoscerne davvero il carattere.

E quando qualcosa va storto, le conseguenze possono essere gravi proprio per la loro potenza. Serve più consapevolezza, non demonizzazione.

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