Ci sono dei cibi apparentemente innocui, che consumiamo quotidianamente, ma che rappresentano un pericolo per il nostro cane, come questo frutto.
Ci sono diversi alimenti che siamo soliti consumare quotidianamente, buoni e nutrienti per l’essere umano, ma pericolosi per gli animali domestici. Alcuni cibi, apparentemente innocui, comportano dei rischi per la salute del nostro amico a quattro zampe. Tra i cibi tossici per cani, ad esempio, troviamo il cioccolato, i cibi fritti e quelli salati, e persino alcuni frutti.

È importante fornire al cane la giusta alimentazione, provvedendo a tutte le sue esigenze nutritive. In estate, poi, è importante porre attenzione sull’idratazione. Possiamo preparare anche diversi ottimi gelati per rinfrescare l’animale, usando proprio alcuni frutti. Se mele, pere, fragole, melone e cocomero, banane, albicocche e mirtilli, in quantità moderate, possono fare bene, altri frutti rappresentano un rischio.
La frutta rappresenta una fonte di vitamine, di fibre e di antiossidanti: occhio ai due frutti più pericolosi
La frutta, in generale, fornisce un ottimo apporto di antiossidanti, di minerali e di vitamine, nonché di fibre, ma occorre fare attenzione. In particolare, ci sono due frutti tossici per i cani. Il primo è l’avocado, contenente persina, una sostanza tossica per molti animali, il secondo è l’uva. Eh sì, l’uva rischia di causare insufficienza renale. Per quale motivo?
Prima di tutto, tutte le varietà di frutta sono tossiche per i cani, anche se ingerite in piccole quantità. I cani, infatti, non riescono a metabolizzare alcuni componenti del frutto, e questa è una scoperta piuttosto recente, risalente a meno di 20 anni fa. Pomodoro, i gatti possono mangiarlo? Non rischiare di far del male al tuo animale domestico.

Anche piccole quantità di uva possono provocare danni ai reni del cane. Bastano cinque acini per portare a insufficienza renale un cane di piccola taglia, per far capire i grossi rischi che si corrono. Se alcuni componenti non vengono assorbiti dall’animale, anche le tossine fungine presenti sull’uva e gli agenti usati nella coltivazione, compromettono i suoi organi.
Perché l’uva danneggia i reni dei cani: anche pochi acini rappresentano un pericolo
L’insufficienza renale è una condizione irreversibile, dunque il cane, anche se si interviene rapidamente, non si rimetterà mai più in sesto. Può sopravvivere, ma dovrà essere assistito con farmaci per il resto della vita. L’uva comporta i classici sintomi di avvelenamento, a partire da qualche ora dopo l’ingestione. Vomito, diarrea, dolori addominali, disidratazione, il cane tenta di dissetarsi, beve molto, è agitato e spaventato.

Se il cane vomita, è bene controllare eventuali resti di uva o di semi per avere la certezza che abbia ingerito il frutto. In tal caso, bisogna subito portare l’animale dal veterinario, prima che sia troppo tardi. Se si lasciano trascorrere troppe ore, il cane non riesce più a svuotare la vescica e le vie urinarie vengono ostruite. Il primo intervento da fare, comunque, è quello di indurre al vomito il cane.