Diego era un giovane pitbull pieno di vita, ma l’estate del 2025 per lui è finita in solitudine e dolore, lontano da cure e affetto.
A Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia, si è consumata una tragedia che ha lasciato molti senza parole.

Diego, un giovane pitbull, è stato trovato senza vita il 18 luglio 2025 in un garage, dove era stato lasciato dai suoi proprietari partiti per le vacanze.
Prima ancora di essere rinchiuso lì, era stato visto più volte sul balcone di casa, isolato da un telo che lo separava dal mondo esterno. Quelle immagini, ora al centro dell’attenzione, raccontano molto più di mille parole: un cane che cerca un contatto, uno sguardo, una carezza, ma che riceve solo incuria e indifferenza.
Le ultime ore di Diego: morto patendo immani sofferenze
I video raccolti dalla Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (Leidaa) mostrano Diego mentre, pur nella sua condizione di isolamento, prova a interagire con una persona che lo chiama dalla strada.

Il telo appeso alle sbarre impedisce la visuale, ma non può nascondere la sua voglia di comunicare. Poi, la situazione peggiora: il cane sparisce dal balcone e viene ritrovato solo giorni dopo, senza vita, all’interno del garage. Un luogo buio e angusto, lontano da qualsiasi forma di conforto o compagnia.
Una denuncia per chiedere giustizia per il povero Diego
La Leidaa ha presentato denuncia chiedendo che venga applicata la Legge Brambilla, normativa che prevede pene severe per chi maltratta o uccide un animale.
Il maltrattamento con esito mortale può portare fino a tre anni di carcere e 45 mila euro di multa. Se invece l’atto viene compiuto con crudeltà, la pena può salire a quattro anni con una sanzione fino a 60 mila euro.

Per l’associazione, la storia di Diego non deve passare inosservata: è un simbolo di tutte quelle situazioni in cui l’indifferenza finisce per uccidere tanto quanto la violenza diretta.
L’indifferenza che uccide gli animali: una crudeltà vera e propria
Michela Vittoria Brambilla, presidente della Leidaa, ha sottolineato come la mancanza di pietà e attenzione possa avere effetti devastanti quanto un atto esplicitamente violento.
Lasciare un animale senza cure, senza acqua, senza interazioni sociali, è una condanna che si consuma lentamente, ma con la stessa gravità di un’aggressione. E purtroppo, durante i mesi estivi, episodi simili si moltiplicano: proprietari che partono per le ferie dimenticando, o scegliendo di dimenticare, che un animale dipende totalmente da loro.
La vicenda di Diego è diventata un grido di allarme. Non solo per punire chi lo ha ridotto a vivere e morire in solitudine, ma per ricordare che ogni cane, gatto o altro animale domestico ha bisogni che non possono essere ignorati.
Gli occhi di Diego, immortalati nei video, parlano di speranza, attesa, fiducia tradita. Raccontano di una vita che avrebbe potuto essere piena di affetto e gioco, e che invece è stata interrotta dal disinteresse umano.