Anche voi come me, avete notato che nei giorni prima della partenza per le vacanze il vostro cane era strano a tratti triste? Osservando con attenzione ho capito cosa stesse succedendo.
Se il vostro cane assume un comportamento diverso nei giorni precedenti alla partenza è del tutto normale. Anche il cane più abituato a restare da solo in casa -magari quando si esce per andare a lavoro- si accorge che in quel contesto la lontananza sarà più duratura.
Sin dal momento in cui si cominciano a preparare le valigie ci si può accorgere che il proprio amico a quattro zampe cambia atteggiamento che un po’ è dovuto anche alla sua curiosità di capire se verrà con noi oppure no.
In realtà, i cani sono bravi anche in questo: sanno benissimo quali sono i loro bagagli e, di conseguenza, capiscono con anticipo se saranno nostri compagni di viaggio o meno. Il nostro Fido passa la maggior parte del tempo ad osservarci, sa quali sono le nostre abitudini e nel momento in cui le cambiamo anche leggermente lo percepisce. E allora, nel caso in cui non possa venire con noi, come evitare che il distacco sia per lui più traumatico del dovuto? Bisogna agire preventivamente.
La reazione del cane alla partenza dei proprio amici umani dipende ovviamente dal soggetto che si ha di fronte, ma anche e soprattutto dal tipo di rapporto che si è instaurato. Fondamentale, in ogni caso, è evitare quella che i veterinari chiamano “ansia da separazione” e cioè quello stato di disagio che li intristisce nel momento in cui capiscono che stiamo per partire.
Come si accennava prima, il lavoro è da fare è preventivo; un cane che soffre per la separazione dai propri padroni non può essere lasciato solo da un momento all’altro. È osservare il comportamento del proprio cane e le sue reazioni ai nostri modi diversi di agire -partendo appunto dal capire come si comporta mentre prepariamo le valigie.
Proprio come noi umani, i cani sono dotati di emozioni anche complesse, e cognizioni; a differenza nostra però riescono a percepire meglio e prima ogni minimo cambiamento comportamentale e se il cane si accorge che la partenza è imminente e che lui non è compreso nel viaggio può vivere uno stato di agitazione prolungata. Questo significa stress, ansia, noia che può sfociare anche in irritazione se non aggressività.
In questi contesti è fondamentale la fiducia che si instaura con il cane, ma questa arriva solo con il tempo. Se si è instaurato fin da subito un rapporto di fiducia con il cane questi sa che non deve preoccuparsi; in altre parole, un cane che sa che ogni qual volta che andate via significa che ritornerete è un cane che vivrà meglio il periodo di allontanamento.
Il cane capisce che non è stato abbandonato, ma solo che il suo umano di riferimento si è allontanato per un certo periodo. Può essere senza dubbio utile lasciare, quindi, il cane a persone di fiducia, qualcuno che ha già conosciuto e che sa fare parte della vostra cerchia. Un aiuto può arrivare anche dal veterinario o un professionista del comportamento animale che, studiando caso per caso, potrà indicare meglio quali sono le mosse da fare.
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