Una tragedia che si è consumata sotto gli occhi di molte persone: un uomo, padre di quattro figli, è stato attaccato da un coccodrillo.
Era il 14 agosto, un pomeriggio caldo d’estate e che sembrava come tanti altri. Arifuddin, 53 anni, padre di quattro figli, si era immerso nelle acque del fiume Bulete, nel sud di Sulawesi.
Lo faceva spesso, come fanno tutti da quelle parti. Per le persone del posto è normale andare al fiume per pescare, farsi il bagno, lavarsi o rilassarsi, soprattutto insieme a familiari e figli.
Ma quel giorno è accaduto qualcosa che nessuno poteva immaginare, nel giro di qualche secondo, quel momento di normale quotidianità si sarebbe trasformato in una scena di terrore.
Dall’acqua calma del fiume è sbucata un’ombra scura. In un attimo il coccodrillo ha afferrato la gamba di Arifuddin e l’ha trascinato giù. Le urla si sono levate fortissime, richiamando chi era nei paraggi.
Alcuni uomini hanno provato a buttarsi, altri sono rimasti pietrificati. Non c’è stato nulla da fare: l’animale era troppo forte. L’acqua si è agitata per pochi secondi e poi il silenzio, rotto solo dalle grida disperate della famiglia sulla riva e che ha assistito alla scena terrificante.
I soccorsi sono arrivati quasi subito, ma il buio cominciava a calare e il fiume non perdona. Hanno setacciato ogni tratto, guidati anche dagli abitanti del posto.
Alla fine, in una zona fangosa e bassa, hanno scorto il coccodrillo con ancora il corpo dell’uomo. La scena era straziante. Dopo ore di tentativi, i resti sono stati recuperati e riportati a riva. Si trovavano a circa un miglio dal punto dell’attacco.
Arifuddin era un padre conosciuto da tutti. Nel villaggio lo stimavano, e sapere che i suoi figli erano lì quando è morto, rende tutto ancora più crudele. La famiglia ha potuto riavere i resti e dargli sepoltura, ma nessuno riuscirà a dimenticare quelle urla, quell’attimo in cui la vita di un uomo è stata inghiottita dal fiume.
Purtroppo non è stato un episodio isolato. In Indonesia gli attacchi di coccodrilli sono aumentati. Nel 2024 ne sono stati registrati 179, più che in qualsiasi altra parte del mondo. Gli esperti spiegano che la continua espansione delle piantagioni di palma da olio ha portato nuovi canali e corsi d’acqua.
Così i rettili hanno trovato il modo di spingersi più vicino agli insediamenti umani, aumentando i rischi. Insomma, se i coccodrilli stanno diventando una seria minaccia per le persone, la responsabilità è solo nostra.
Questi animali sono puro istinto e i loro attacchi sono fulminei e spesso non lasciano scampo. Dovremmo solo imparare a rispettare il loro habitat e tenerci alla larga, invece di invitarli a cena, dove la portata principale siamo noi.
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