Cani avvelenati in provincia di Foggia, in Puglia, un dolore che coinvolge l’intera comunità: le parole del sindaco.
Le stime sono inquietanti: in Italia viene avvelenato un cane ogni 16 minuti. Per la maggior parte si tratta di cani randagi, sterminati in questo modo barbaro, poco meno del 20% si tratta di cani di proprietà. Purtroppo, dopo un avvelenamento, tantissimi animali muoiono, se non vengono soccorsi in tempo. Il punto è che non si riescono quasi mai a individuare i responsabili.
Un triste fenomeno davvero inaccettabile, un sintomo dell’inciviltà e della barbarie del nostro mondo. Nonostante tutti gli sforzi per sensibilizzare i cittadini, nonostante l’applicazione di normative e sanzioni più pesanti, alcuni criminali continuano ad agire indisturbati. L’ultimo caso in provincia di Foggia, a Lucera, disgusta e fa infuriare. Una ferita per l’intera comunità.
I dati forniti dal Aidaa, l’Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, mette in evidenza un problema che non si riesce a risolvere. In molte comunità, specialmente nelle cittadine maggiormente arretrate, si continuano ad avvelenare gli animali. Maglia nera in Sicilia, dove l’avvelenamento di massa riguarda soprattutto i cani randagi e gli ibridi di lupo.
Per quanto riguarda i cani di proprietà, questi vengono avvelenati all’interno dei giardini, per diversi motivi, dai ladri che cercano di fare irruzione in casa ai problemi con il vicinato. Oltre 2000 cani, non a caso, sono appartenenti a cacciatori. Soltanto negli ultimi due anni sono stati avvelenati, in Italia, circa 15 mila animali. Non basta indignarsi, bisogna agire, serve giustizia, servono pene esemplari.
Polpette avvelenate, bocconi riempiti con chiodi, sono pratiche diffuse, tremende, impietose, retaggio di una mentalità retrograda e insensibile. Vittime dei bocconi avvelenati non sono solo cani, ma tutti gli animali, la fauna selvatica. Una pratica primitiva che comporta migliaia di vittime innocenti. Il maggior numero di esce avvelenate sono state ritrovate in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, il maggior numero di cani avvelenati in Sicilia, Abruzzo, Lazio.
A Lucera, in provincia di Foggia, tre cani sono stati avvelenati e abbandonati in strada. A darne notizia sui profili social, il sindaco stesso, Giuseppe Pitta, sconvolto, così come è rimasta sconvolta l’intera comunità. “Chi maltratta un animale ferisce l’intera città”, ha sottolineato Pitta, proseguendo, “Ci sono gesti che fanno male al cuore e alla coscienza”. Svolta clamorosa, arriva la legge: gli animali non sono più oggetti.
“Siete l’opposto dei valori in cui crediamo: rispetto, civiltà, compassione. Chi maltratta un animale dimostra una povertà d’animo che ci ripugna”, ha proseguito il Primo Cittadino, promettendo di fare di tutto per acciuffare il colpevole del gesto. Inoltre, Pitta chiede la collaborazione di tutti i cittadini per non tacere, per segnalare ogni dettaglio. “Insieme possiamo difendere chi non ha voce, ma merita tutto il nostro amore”. Tremore nel cane, un comportamento da non sottovalutare: perché fa così.
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