Lasciati in gabbia e sotto il sole cocente, dieci cuccioli di Pitbull maltrattati in provincia di Lecco: intervengono i soccorsi.
Orrore nel Comune di Calolziocorte, in provincia di Lecco, dove sono stati ritrovati dieci cuccioli di Pitbull chiusi in gabbia e lasciati in terrazzo, sotto il sole cocente e in pessime condizioni. Dopo la segnalazione di un vicino di casa, sono intervenuti i veterinari di ATS Brianza e i Carabinieri Forestali. Gli animali, tenuti in gravissime condizioni, hanno rischiato la morte.
Si tratta di dieci cuccioli di Pitbull e della loro madre, tutti tenuti in tremende condizioni, chiusi in gabbia e lasciati sotto al sole. I cuccioli sono stati rinvenuti in grave stato di disidratazione e denutrizione, chiusi un una piccola gabbia in ferro, interamente sommersa da escrementi, mentre la madre è apparsa denutrita e confusa. All’intero della gabbia, soltanto una ciotola con acqua diventata ormai melma.
Gli animali ritrovati versavano in pessime condizioni, con le elevate temperature di questi giorni che li stavano lentamente uccidendo. Probabilmente, il proprietario aveva intenzione di venderli illegalmente o di fornirli ai criminali che organizzano combattimenti clandestini.
All’interno dell’appartamento è stato ritrovato anche il padre, un maschio di Pitbull Amstaff in buone condizioni. La mamma, invece, era stata lasciata fuori in terrazzo, insieme ai cuccioli, e versava in gravi condizioni di salute, fortemente debilitata. I veterinari intervenuti nel soccorso hanno osservato un forte stato di stress negli animali e una grande sofferenza accumulata.
I cuccioli, di poco più di un mese di vita, manifestavano chiari segnali di sofferenza, lasciati esposti sotto al sole cocente, facevano fatica a respirare correttamente, avevano sete e fame. Gli animali sono stati sequestrati e affidati alle cure di un’oasi. Qui, i cuccioli e la mamma saranno accuditi fino a quando non si rimetteranno in piena salute, per poi essere messi in adozione.
Lo stato di detenzione all’interno dell’appartamento di Calolziocorte si configura come violazione delle leggi per la tutela degli animali, una pena che sarà punita secondo le nuove normative appartenenti alla Legge Brambilla, entrata in vigore lo scorso 1 luglio. Le sanzioni previste sono pesanti: fino a 2 anni di carcere e una multa che può arrivare fino a 30 mila euro. Svolta clamorosa, arriva la legge: gli animali non sono più oggetti.
Per chi uccide un animale, invece, la sanzione sale a 60 mila euro di multa e il carcere fino a 4 anni. È stata tempestiva la segnalazione da parte dei vicini di casa, i quali hanno provveduto ad allertare le Forze dell’Ordine. È importante, come sottolinea Diego Perego, dirigente del dipartimento veterinario, la collaborazione di tutti i cittadini nel segnalare situazioni di assoluta inciviltà.
Il caso è stato portato all’attenzione delle Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco, con l’ipotesi di maltrattamento e abbandono di animali. Abbaiava troppo forte, lancia il cane dal balcone e lo uccide: ora rischia il carcere.
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