Orrore a Messina, un cane è stato trovato morto chiuso dentro una valigia: ora il Sindaco è alla ricerca del colpevole “Gesto inaccettabile”.
Orrore, l’ennesimo, ai danni di un cane. Questa volta è accaduto a Messina, dove un cane è stato trovato morto all’interno di una valigia abbandonata in strada. Un gesto disumano che il Sindaco Federico Basile condanna fortemente e chiede a tutti i cittadini di collaborare per rintracciare il colpevole. “Un gesto disumano, una violenza inaudita, il colpevole deve pagare”, ha commentato.
L’episodio, avvenuto nella frazione di Contesse, nella giornata di ieri, ha scosso l’intera comunità. Una violenza che ha smosso le coscienze e portato un velo di tristezza nei cittadini. Un povero innocente strappato alla vita da un animo crudele, che merita una punizione esemplare: “Saremo al fianco delle forze dell’ordine affinché sia fatta piena luce per individuare il responsabile”.
“Messina deve restare una città che rispetta gli animali e la vita di tutti”, ha scritto Basile, in una nota piena di rancore dopo l’accaduto. Il Comune chiede a tutti i cittadini di partecipare attivamente alla ricerca del colpevole, rivolgendosi alle autorità competenti. Certi episodi sono intollerabili, la violenza non deve vincere sui principi di civiltà che muovono la comunità.
Anche l’Assessore alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli si unisce al coro dei disgustati, affermando: “quanto accaduto rappresenta una barbarie che Messina non può accettare. Saremo in prima linea per difendere i più deboli e per combattere ogni forma di maltrattamento”. È importante diffondere la cultura della tutela degli animali, un fattore sul quale l’Italia intera si adopera da decenni.
L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ha istituito una taglia di mille euro per chiunque riesca a fornire prove per acciuffare il colpevole o i colpevoli. La carcassa appartiene a un cane randagio ucciso con un colpo sparato alla testa, poi rinchiuso in una valigia rinvenuta sotto al ponte della ferrovia Contesse, vicino al villaggio Unrra. Il cane non aveva microchip.
Si cerca il colpevole dell’uccisione del povero randagio, con la ricompensa che sarà effettuata a chi provvede a fare denuncia formale nei confronti dei responsabili e di eventuali complici. Una macabra scoperta e un episodio gravissimo che ha suscitato indignazione e condanne ufficiali da parte delle istituzioni locali. Merita una vita migliore, cane abbandonato con un biglietto straziante: amatelo, è davvero affettuoso.
Ora, ogni cittadino deve fare la sua parte, impegnarsi per trovare il killer. Italia ancora indietro, specialmente al sud, per quanto riguarda il randagismo, con oltre 70 mila cani abbandonati ogni anno nella sola Sicilia. L’uccisione del povero randagio di Contesse riaccende i riflettori sul maltrattamento ai danni degli animali, reato penale che porta all’arresto fino a 4 anni e multa fino a 60 mila euro.
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