Arriva lo STOP in spiaggia, non potrai più farlo: “È maltrattamento!”, così l’ENPA lancia la campagna di sensibilizzazione

In spiaggia non si potrà più fare, arriva lo STOP e l’ENPA lancia la campagna di sensibilizzazione per far capire il grande errore.

Cosa facciamo quando andiamo in spiaggia con i bambini? Si cerca sempre di trovare attività per distrarli e per tenerli impegnati, oltre che a divertirli. Spesso i genitori accompagnano i bambini sulla riva del mare con il secchiello e il retino per “catturare” qualche pesciolino. Ebbene, è un’abitudine scorretta nei confronti degli abitanti del mare.

Giochi in spiaggia
Giochi in spiaggia (www.anagrafecanina.it)

Arriva lo stop a questa attività e la campagna di sensibilizzazione di ENPA. Prendere dal mare i pesciolini, i granchi, i gamberetti e tutto quello che può esserci per metterli nel secchiello e “giocarci” non è un bell’insegnamento da dare ai più piccoli. Serve rispetto per l’ambiente marino con tutte le sue creature.

L’ENPA e il messaggio di sensibilizzazione

Il nostro pianeta è ricoperto per il 70% dal mare e quest’ultimo produce ben il 50% dell’ossigeno che noi respiriamo e grazie al quale viviamo. Non sono dati da poco e ENPA invita ad avere consapevolezza su questo e ad educare in tal senso le future generazioni.

Serve rispetto per l’ambiente acquatico, in cui ci sono tantissime specie viventi, molto differenti tra loro e tutte ugualmente importanti. Proteggere il mare e tutti gli animali che ci abitano è proteggere noi stessi, se ci pensiamo bene. Ed è su questa linea di pensiero che ENPA vuole trascinare tutti quelli che fino ad ora hanno giocato con il retino sulla riva della spiaggia.

Piccola tartaruga in riva al mare
Piccola tartaruga in riva al mare (www.anagrafecaninacampania.it)

Il messaggio è molto chiaro: stop ai retini in spiaggia. Quei retini che si vedono percorrere la superficie dell’acqua alla ricerca di animali da prendere, osservare e con cui giocare. Ma non è un gioco, per loro è una vera e propria tortura.

I motivi per dire stop al retino in spiaggia e cosa dice la legge

Molti non sanno che gli animali marini sono protetti dalla legge. Ad esempio, c’è il Codice Penale, art. 544-bis e 544-ter che parla di maltrattamento e uccisione di animali, e l’Art. 727, comma 2 dice che è vietata la detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, anche temporaneamente.

Poi, dobbiamo tenere conto di tutte le ordinanze locali, molto presenti e molto severe in Emilia Romagna, Liguria, Toscana e altre regioni d’Italia. Non si prendono gli animali marini. Inoltre, non è solo un affronto agli animali, ma anche all’ambiente in quanto si altera l’equilibrio di un ecosistema.

Granchio in riva al mare
Granchio in riva al mare (www.anagrafecaninacampania)

Di solito, si prendono retino e paletta e si cerca di prendere gli animali per metterli nel secchiello. Anche se si fa per pochi minuti, per gli animali è una trappola mortale. L’acqua del secchiello si scalda in pochissimo tempo, se si prende un granchio e si gira con la paletta e comunque un maltrattamento per lui.

L’Ente Nazionale Protezione Animali ci vuol suggerire un modo diverso per non fare del male agli animali marini che sono straordinari nelle proprie caratteristiche e nella propria unicità. Basta prendere fotocamera subacquea, un boccaglio e semplicemente osservarli nel loro habitat. In questo modo, si vedono, si studiano, si crea un legame di empatia con loro. E sarebbe bene imparare a farlo fin da piccoli.

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